Favria |
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La casa delle suore in via Cernaia, 17 è stata pensata dal Can. Barberis come un’oasi per il raccoglimento e la preghiera.
La Cappella di Favria, un “monumento” in riconoscenza
La Cappella è dedicata al Cuore immacolato di Maria. Il motivo della costruzione è stato triplice: primo farne un monumento di ringraziamento a Dio ed alla Madonna perché proprio l’8 dicembre, in cui iniziava l’anno mariano, era firmato il decreto che dava l’esistenza definitiva (canonica) alla Congregazione. In secondo luogo si provvede al luogo di ritrovo di membri dell’Azione Cattolica della Vicaria per giornate di ritiri, di formazione religiosa, di convegni spirituali. In terzo luogo per ricordare il nome della benefattrice, la signorina Maria Costantino, la quale dedicò case e cose alle opere sacre e benefiche del Famulato Cristiano.
L’immagine del Cuore immacolato di Maria
Nel catino dell'abside splende il dipinto, ideato da monsignor Barberis ed eseguito dal pittore Pietro Favaro di Torino nel 1958, quattro anni dopo la consacrazione della chiesa.
"Maria Immacolata appare scendendo un'ampia scalinata a braccia aperte volte verso la terra; due file di angeli le fanno corona cogliendo e offrendole gigli. La 'piena di grazia' è circondata da una triplice, luminosa aureola che richiama alla mente la figura che S. Giovanni descrive nell'apocalisse: 'Una donna vestita di sole'.
Completano il tutto due teste di angeli ai lati dell'altare che sembrano invitare al corteggio a Maria".
Le luce ed i colori danno al dipinto un'immagine di cielo tanto è reale e delicato l'insieme delle figure.
La Cappella è dedicata al Cuore immacolato di Maria. Il motivo della costruzione è stato triplice: primo farne un monumento di ringraziamento a Dio ed alla Madonna perché proprio l’8 dicembre, in cui iniziava l’anno mariano, era firmato il decreto che dava l’esistenza definitiva (canonica) alla Congregazione. In secondo luogo si provvede al luogo di ritrovo di membri dell’Azione Cattolica della Vicaria per giornate di ritiri, di formazione religiosa, di convegni spirituali. In terzo luogo per ricordare il nome della benefattrice, la signorina Maria Costantino, la quale dedicò case e cose alle opere sacre e benefiche del Famulato Cristiano.
L’immagine del Cuore immacolato di Maria
Nel catino dell'abside splende il dipinto, ideato da monsignor Barberis ed eseguito dal pittore Pietro Favaro di Torino nel 1958, quattro anni dopo la consacrazione della chiesa.
"Maria Immacolata appare scendendo un'ampia scalinata a braccia aperte volte verso la terra; due file di angeli le fanno corona cogliendo e offrendole gigli. La 'piena di grazia' è circondata da una triplice, luminosa aureola che richiama alla mente la figura che S. Giovanni descrive nell'apocalisse: 'Una donna vestita di sole'.
Completano il tutto due teste di angeli ai lati dell'altare che sembrano invitare al corteggio a Maria".
Le luce ed i colori danno al dipinto un'immagine di cielo tanto è reale e delicato l'insieme delle figure.